Pisa, Castagneto Carducci, San Vincenzo confermano, in forse Piombino


Nel terzo anno di convivenza con il Covid il Teatrino del Sole sta prendendo forma anche se con qualche inciampo. In provincia di Livorno si faranno sicuramente San Vincenzo e Castagneto Carducci, mentre Piombino è ancora in forse, ma si sono aperte altre possibilità a Castiglione della Pescaia e a Venturina. Confermato è invece a Marina di Pisa.
Insomma il Teatrino del Sole è in fermento e anche quest’anno faremo del nostro meglio perché possiate esserne contenti.
Per le compagnie stiamo tentando di coinvolgerne alcune che non conoscete o che raramente sono venute al Teatrino del Sole. Di sicuro ci saranno gli amici de I guardiani dell’oca di Chieti (quelli che due anni fa portarono Il vecchio e il mare) che tanto successo hanno avuto.
Abbiamo contattato il Teatro delle Marionette degli Accettella di Roma, che sono stati da noi prima dell’avvento del Covid; abbiamo contattato poi la Compagnia Gli Alcuni di Trento, che non sono mai stati da noi, come il Teatro Laboratorio del Mago di Mantova, e Massimiliano Venturi burattinaio di Ravenna.
Purtroppo la ricerca di compagnie capaci è diventata ancora più difficile in seguito alla pandemia perché diverse di esse sono state costrette a chiudere i battenti.
Qualcuno dei nostri colleghi a tentato di vendere il vendibile (il furgone, gli impianti tecnici di audio e luci), altri sono riusciti ad andare in pensione oppure a riciclarsi in qualche fondazione di teatro regionale come elettricisti o macchinisti. Infine di altre e dei loro componenti non sappiamo più niente.
Sono stati due anni duri e spietati. Due anni che hanno spezzato il filo che univa le compagnie alla tradizione, quando familiare, quando legata ai testi o alla tecnica di costruzione di marionette e burattini. Un patrimonio culturale disperso che forse non si potrà mai più recuperare.
Sarà irrecuperabile specialmente per quelle compagnie più sviluppate artigianalmente, in cui la costruzione delle figure ha un ruolo determinante. Queste hanno pochissima eredità artistica e i giovani non rimangono più affascinati dall’abilità nella costruzione di marionette, pupazzi o burattini e nel manipolarle per dar loro il soffio vitale; diventare maestri in questa vera e propria arte non è facile, e come per ogni arte, anche se minore, occorre dedizione, passione e si deve possedere un fuoco sacro.
È più facile e veloce indossare un costume, imparare una parte e salire su un palcoscenico, come vada vada, purché a fine spettacolo ci si faccia un autoscatto (selfie) da pubblicare sui social.

A presto

Stefano Cavallini

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